Assicurazione Morte

La forma più conosciuta di assicurazione è indubbiamente quella nota come assicurazione sulla morte, facendo un riferimento diretto al tipo di rischio da cui ci si vuole tutelare, ovvero il decesso del principale portatore di reddito, che causerebbe anche un grave danno al nucleo familiare. In realtà si tratta di “assicurazione temporanea vita caso morte”. Si parla di polizza temporanea dal momento che deve essere indicata una scadenza (mediamente si ha una durata minima di 10 anni ed una massima di 20 anni), e durante l’arco temporale indicato nel contratto l’assicurato si impegna al pagamento del premio periodico (normalmente con cadenza annuale), mentre se dovesse accadere il suo decesso la compagnia di assicurazione pagherà il capitale assicurato ai beneficiari indicati nella polizza, o in loro assenza agli eredi legittimi.

Da questo emerge una prima particolarità: il capitale assicurato non rientra nell’asse ereditario, ma l’assicurato può decidere in totale libertà ci sarà il beneficiario, che obbligatoriamente dovrà essere persona diversa dal contraente/assicurato. Se invece alla scadenza della polizza l’assicurato sarà ancora in vita, la compagnia tratterrà tutti i premi pagati dall’assicurato che non avrà diritto a nessuna forma di prestazione dal momento che il rischio assicurato non si è concretizzato. Le compagnie di assicurazione possono prevedere delle modalità differenti di erogazione del capitale assicurato e dei criteri con cui viene calcolato il premio periodico.

Normalmente per importi non eccessivamente elevati (nella maggior parte dei casi viene considerato come importo di riferimento la soglia dei 150 mila euro) non vengono richieste particolari formalità, e nella maggior parte dei casi l’assicurato sarà tenuto a dichiarare il proprio stato di salute sulla base di questionari. Per importi invece più consistenti scatta obbligatoriamente la visita medica, a cui l’assicurato non può sottrarsi per poter stipulare la polizza assicurativa. Il calcolo del premio deve tener presente il livello di ischio, ovvero la probabilità con cui il decesso potrà verificarsi, quindi tenderà ad essere più elevato nel vaso di una persona più anziana, con particolari patologie nell’anamnesi familiare e fumatore. Le donne pagano meno per la maggior aspettativa di vita di cui godono.

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