Classi di Merito Rca

Le classi di merito rappresentano una delle voci principali utilizzate dalle varie compagnie di assicurazione, per determinare il “rischio” legato alla copertura assicurativa di un proprio assicurato, con un impatto diretto nella determinazione del premio nl caso delle polizze che sfruttano il sistema del bonus/malus. Si tratta di un criterio utilizzato a livello universale, ma le differenti  compagnie tendono ad attribuire valori e coefficienti differenti tra di loro, e per questa ragione l’Isvap (l’organo di vigilanza del settore assicurativo) è intervenuta imponendo l’adozione di classi di merito Universali (CU) che si vanno ad affiancare a quelle specifiche di ciascuna compagnia. Le classi di merito sono indicative della condotta degli assicurati come guidatori ( in sintesi basse classi di merito sono legate a buoni guidatori, alte classi di merito a cattivi guidatori o inesperti), per cui maggiore è il rischio e maggiore sarà il premio richiesto.

Fino al 2007 il funzionamento delle classi di merito era pregiudizievole anche nei confronti di assicurati che avevano guadagnato i valori più bassi della tabella del merito nel momento in cui decidevano di acquistare un secondo veicolo, non potendo stendere anche a questo i vantaggi raggiunti con l’altra polizza di assicurazione. Con ildecreto Bersani, non solo si possono stipulare più polizze, mantenendo sempre la stessa classe di merito ottenuta con la polizza principale, ma questa possibilità è stata estesa anche ai familiari conviventi. Il principio sfruttato dal decreto è semplice: in una famiglia tutti gli assicurati possono utilizzare la classe di merito più vantaggiosa, ovvero quella più bassa, di uno qualsiasi dei suoi membri.

Anche se c’è stato un vantaggio soprattutto per i neo-assicurati, il suo impatto è stato mitigato dalla scelta e dalla possibilità delle compagnie di stabilire liberamente i valori da associare a queste classi di merito “Bersani”. Per questa ragione ad esempio, a parità di tutte le altre condizioni, il premio che dovrà essere pagato da un cinquantenne con classe di merito pari a 1, sarà notevolmente più basso di quello che verrà pagato dal figlio ventenne che ha preso la sua classe di merito.

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